

dom 15 nov
|DanceHaus
15 Novembre | When I was in Stoccolma di F.Novembrini - Floating di V.Franchina e G.Leone - Another with you di N.D
15 Novembre | When I was in Stoccolma di F.Novembrini - Floating di V.Franchina e G.Leone - Another with you di N.Dalla Vecchia e M.Vignali
Orario & Sede
15 nov 2020, 19:00
DanceHaus, Via Tertulliano, 70, 20137 Milano MI, Italia
L'evento
When I was in Stoccolma
di Fabio Novembrini
Musiche: Simone Arganini
Luci: Luca Serafini
Con il supporto di: Associazione Culturale Zebra, CSC, Centro per la Scena
Contemporanea di Bassano del Grappa,Residenza Artistica C.U.R.A. centro umbro
di residenze artistiche / indisciplinarte.
Progetto Selezionato per la Vetrina della Giovane Danza d’Autore 2019 dal
Network Anticorpi XL
WHEN I WAS IN STOCCOLMA è un solo che nasce dalla mia esperienza personale e diretta. Il Focus della mia ricerca è il rito della trasformazione, inteso come cambiamento di stato sia emotivo che fisico. Nasce da uno stato di sofferenza personale, quella sofferenza che viene dal non sentirsi adatti, veloci, perfetti, come vorrebbe la società. Sono partito col pormi alcune domande sulla libertà dell’individuo, sia in ambito sociale che politico, e da qui ho iniziato a mettere in atto una trasformazione, un’affermazione della mia identità. “Immaginate un corpo, smembrato della sua anima e che per sopravvivere si adatti all’ambiente circostante, segua le sue regole, ne prenda la forma, dimenticando quasi completamente la sua. Immaginate un tempo senza tempo, immaginate una forza intima, una resistenza solitaria e silenziosa. Vi sembrerà di vedere un animale avvolto nel suo mimetismo batesiano, che lentamente, al susseguirsi degli eventi cambia pelle, fino a trovare il suo colore.” Precisione, trasformazione, e libertà, sono le parole chiave per introdurre il pubblico nel lavoro.
Floating
di Vittoria Franchina e Giovanni Leone
Produzione: DANCEHAUSpiù
Ogni giorno il nostro cervello assimila 34 gygabite di contenuti, l’equivalente di oltre centomila parole.Si tratta di un bombardamento sensoriale costante che contraddistingue l’era digitale in cui viviamo; internet ci offre un accesso semplice, gratuito e pressoché illimitato a dati e notizie di ogni genere, sollecitando continuamente la nostra curiosità. Così ci affanniamo quotidianamente per cogliere tutti gli stimoli con cui la rete cerca di ammaliarci, accumulando compulsivamente un’esorbitante serie di nozioni che non siamo in grado di elaborare. Questo fenomeno è definito “sovraccarico cognitivo” ed è ciò che inibisce la nostra capacità di prestare attenzione: troppi elementi da valutare, la possibilità di scelta si moltiplica all’infinito e non sappiamo più distinguere dall’insieme ciò che è rilevante da ciò che non lo è. La mente si paralizza e chiude i canali di comunicazione con la realtà, lasciandosi fluttuare libera in uno spazio indefinito. Selezionare, analizzare e riflettere diventano processi troppo faticosi da avviare e come unica soluzione ci abbandoniamo al fluire di immagini e parole, alle quali permettiamo di manipolarci. È possibile riacquistare il controllo della nostra mente o siamo inesorabilmente destinati a macinare più informazioni di quante il cervello ne possa processare?
Another with you
di Noemi Dalla Vecchia eMatteo Vignali
Produzione: DANCEHAUSpiù
Articolandosi nelle dinamiche di una relazione tra un uomo e una donna, piccoli e naturali eventi quotidiani che inevitabilmente influenzano la relazione, mostrano come la stessa si trasformi. Il tempo non diventa un’effort ma anche luogo dove tutto si svolge, dove tutto cambia costantemente senza che né l'uomo né la donna se ne possano accorgere. I piccoli momenti in cui i partner prendono coscienza del loro cambiamento diventano importanti rivelazioni per il pubblico. Rivelazioni che mostreranno le questioni che qualunque coppia di innamorati prima o poi si troverà ad affrontare. In questi momenti entrambi non possono fare altro che riscoprire se stessi, scrivendo inevitabilmente un altro pezzo di storia.