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16 Marzo | Pasiphae - Diego Tortelli
16 Marzo | Pasiphae - Diego Tortelli

ven 16 mar

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DanceHaus

16 Marzo | Pasiphae - Diego Tortelli

Compagnia Diego Tortelli/Fondazione Nazionale della Danza

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Orario & Sede

16 mar 2018, 20:30

DanceHaus, Via Tertulliano, 68, 20137 Milano MI, Italia

L'evento

Coreografia: Diego Tortelli

Drammaturgia musicale: Francesco Sacco

Assistente alla coreografia: Selene Manzoni

Danzatori: Anita Lorusso, Vanessa Loi, Giuseppe Morello

Pasiphae s’ispira alla figura della moglie di Minosse e madre del Minotauro, icona e punto di contatto tra il mondo degli dei, degli uomini e della loro negazione, la bestialità.

Da qui ne è nata una performance definita dall’autore “d’arte contemporanea”, fatta di danza e suoni originali, articolata a partire dalla trasposizione simbolica del racconto originale.

In scena tre danzatori che divengono tratti narrativi del racconto originale prima ancora che personaggi iscritti in un senso cronologico: si crea così un quadro metaforico, astratto, dove gli aspetti più incisivi della narrazione divengono danza e metafora di un mito simbolo dell’inconscio collettivo dell’uomo nel suo rapporto con il divino, con il non-umano.

Su quest’umanità messa in scena interviene con prepotenza disattesa il volere del Dio, a condizionare e ribadire la propria capacità di imporsi. A una radio analogica a nastro magnetica e ai suoi suoni pre-contemporanei e quotidiani è affidato il segno impositivo e lontano del volere divino: ciò che il nastro magnetico dice, disatteso puntualmente dal comportamento dei performers in scena, ritorna ciclicamente nell’impianto sonoro rendendo ineluttabile la sorte degli attori del dramma ed evidenziando la natura ultra-umana della volontà che si manifesta.

Se l’ineluttabilità degli eventi è dunque l’elemento chiave di Pasiphae, raggiungere i confini dell’umano e superarli è l’altro motore concettuale della performance: movimenti distorti, maschere de-umanizzanti che trasfigurano i corpi, frequenze sonore al limite dell’udibilità creano una dimensione dove l’uomo si confronta con la sua stessa negazione, cercando di mantenersi in equilibrio su un confine che diviene sempre più sfumato.

Durata: 14’

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