sab 21 nov
|DanceHaus
21 Novembre | Deriva Traversa di T.Castellucci e D.Dell - Manbusha e Gianni Pasquale di P.Girolami/IVONA - Welcome TU It
21 Novembre | Deriva Traversa di T.Castellucci e D.Dell - Manbusha e Gianni Pasquale di P.Girolami/IVONA - Welcome TU Italy di S.Pischedda e L.Castellano
Orario & Sede
21 nov 2020, 20:00
DanceHaus, Via Tertulliano, 70, 20137 Milano MI, Italia
L'evento
Deriva Traversa
di Teodora Castellucci /Dewey Dell
Musiche: Demetrio Castellucci
Assistenza alla coreografia: Agata Castellucci
Drammaturgia: Vito Matera
Costume: Guoda Jaruseviciute
Produzione: Societas
con il sostegno di: progetto MUSE/ compagnia B
in collaborazione con: Festival Danza Urbana e Festival Città delle Cento Scale
La solitudine è un aspetto costituente del mestiere del pastore. Gli permette un’immersione interiore totale, un lieve allontanamento dal visibile. I suoni udibili si assorbono in un nuovo silenzio, i pensieri si formano in modo assoluto. Gli animali da custodire diventano l’unica possibilità di astrazione dal sé, di cura o di affetto. Quando i pastori cantano, per intonarsi imitano il vento o il belato della pecora o della mucca. E attraverso la poesia cantata trasmettono una storia passata, tramandando la cultura in modo orale generazione dopo generazione. La risalita lungo il tempo però non abbandona la realtà attuale, si distacca solo dal mondo visibile. La storia che i pastori poeti cantano si potrebbe intendere come un tentativo di decifrazione dell’invisibile, che avviene attraverso una discesa nel sé, una geografia del soprannaturale.
Manbusha
di Pablo Girolami/IVONA
Con: Giacomo Todeschi, Pablo Girolami
Musica: Ugate Sooraj - Jota Karloza
Hey Furtila (hey Perky) - Miss Clo
Costumi: Caterina Politi
Produzione: DANCEHAUSpiù
‘’Manbuhsa’’ è stato creato immaginando due ragazzini che giocano in una risaia. Incentivata dal fascino per le civiltà estere e forgiata sui ritmi della musica, una relazione si crea tra i danzatori. Attraverso i movimenti, uno spinge l’altro alla scoperta del suo istinto naturale. Un cammino vibrante di inconsapevoli emozioni, innocenza e giocosità.
Welcome TU Italy
di Sara Pischedda e Luca Castellano
Voce: Simona Pucciarelli
Produzione: ASMED Balletto di Sardegna
Con il contributo del Ministero Beni e Attività Culturali e Turismo e della Regione Autonoma della Sardegna
"Buongiorno Italia gli spaghetti al dente
e un partigiano come Presidente,
Buongiorno Italia con i tuoi artisti
con troppa America sui manifesti,
Lasciatemi cantare
perché ne sono fiero, sono un italiano, un italiano vero"
(L'Italiano – Toto Cutugno)
Welcome TU Italy vuole abbattere i falsi miti dei quali l'Italia si circonda. In maniera leggera e provocatoria, i performer esplorano tutto il marcio che questo bellissimo paese è stato costretto ad accollarsi, con l'obiettivo di rivalutare e di dar spazio all'arte made in Italy. Il pensiero si concentra sulla visione che lo straniero ha del nostro Paese, sui luoghi comuni, sulle tradizioni, su quello che in qualche modo, nel bene o nel male, ci ha reso i più popolari, derisi ma anche apprezzati dal resto del mondo. La performance nasce come un viaggio nel tempo e nello spazio, con linee guida precise che non determinano, tuttavia, il percorso. Il pubblico ha un ruolo fondamentale: in un susseguirsi di emozioni e di situazioni tipiche italiane, ne rivaluta l'importanza e la bellezza. Ironizzare sulla mafia, sulla politica diventa un mezzo, non scontato e prevedibile, di tornare alle grandi eccellenze della tradizione letteraria, musicale, cinematografica, culturale. Atti performativi, scenografie, dialoghi, proiezioni, musiche cult italiane sono gli ingredienti di un lavoro coreografico dinamico ed allegro, che vuole descrivere quello che di prezioso c'è in uno Stato e nelle persone che vi vivono.
Gianni Pasquale
di Pablo Girolami/IVONA
con Giacomo Todeschi
Musica: Una notte da impazzire - Pino D’Angiò
Dos Gardenias - Angel Canales
Produzione: DANCEHAUSpiù
Gianni-Pasquale, 46 anni, sessualmente ambiguo, cocco di mamma, forse lunatico, definitivamente disturbato. Disperatamente innamorato e amante di essere disperato. Senza filtro, lui, senza limiti di generosità, infligge alla sua amante un’infusione del suo tormento.
Cara Maruzza,
Ti scrivo questa lettera perché ti apprezzo davvero tanto.
La prima volta che ti ho vista, il mio cuore mi ha indelicatamente sussurrato “è lei”.
Il modo in cui mi solletichi i baffi, il modo in cui mi fissi. Mi rendi palpitante.
Mi piacerebbe, se me lo concedessi, di darti il mio fiore.
Gianni-Pasquale, una lettera d’amore ad una bambola gonfiabile.