sab 24 ott
|DanceHaus
24 Ottobre | Feeling Chagal, OVER/UNDER e 24.42 di M.Bittante - Besa di H.Budlla
24 Ottobre | Serata Giovani – DanceHaus Company Junior e C.P.P. di Padova Danza | Feeling Chagal, OVER/UNDER e 24.42 di M.Bittante - Besa di H.Budlla
Orario & Sede
24 ott 2020, 20:00
DanceHaus, Via Tertulliano, 70, 20137 Milano MI, Italia
L'evento
COMUNICAZIONE IMPORTANTE
Caro Pubblico,
il teatro è un luogo sicuro e noi vorremmo mantenerlo tale.
In questi primi appuntamenti di Exister siete stati come sempre presenti e calorosi .
Noi abbiamo deciso di proseguire con gli spettacoli in sicurezza garantendo il lavoro agli artisti ma proteggendo loro e voi per questo sabato e domenica la nostra programmazione sarà a porte chiuse e riprodotta in streaming durante la prossima settimana.
Siamo sicuri che non ci mancherà il vostro sostegno. Seguiteci sui nostri canali per non perdere nemmeno un minuto di danza ma comodamente dalle vostre case in sicurezza e soprattutto in salute .
Prendiamoci cura della danza e di noi stessi.
La Direzione
Feeling Chagal
di Matteo Bittante
con i danzatori del C.P.P. #padovadanza2020
Matteo Bittante tra ispirazione dalla vita del celebre artista Marc Chagall per la sua nuova creazione. Un Viaggio che dal nero riscopre le emozioni del colore: l’infanzia trascorsa tra religione e guerra in un villaggio della Russia abitato da ebrei, ci cinduce all’interno dei suoi sogni popolati da personaggi fiabeschi di un mondo poetico.
OVER/UNDER [female version]
di Matteo Bittante
con DANCEHAUS Company Junior
Silvia Indellicati, Erika Marchesi, Francesca Rombolà
Con questa produzione il coreografo torna a riflettere sui temi a lui cari della natura e della creazione, umana e artistica, e della grande scommessa di vivere, oggi, creativamente. Over Under è un gioco di metamorfosi, un “girotondo” arcano capace di suggerire paesaggi visivi, mai statici, ma in continuo divenire sono i paesaggi dell’anima disegnati dai corpi dei performer nella relazione con gli oggetti. Solo accettando le regole del gioco saremo in grado di vedere in una palla fatta di stracci una foglia secca ondeggiante nello spazio, diventare poi montagna altissima come a squarciare il cielo e farsi infine stella luminosa e fissa.
precarietà, nel loro essere a cavallo tra realtà oggettiva e soggettiva. Solo accettando le regole del gioco saremo in grado di vedere in una palla fatta di stracci una foglia secca ondeggiante nello spazio, diventare poi montagna altissima come a squarciare il cielo e farsi infine stella luminosa e fissa.
Besa
di Hector Budlla
con i danzatori del C.P.P. #padovadanza2020
Musiche: Le Trio Jourban, Soheil Mokhberi
“BESA” è una nobile promessa morale vincolata da scelte basate su un alto senso dell’onore e della giustizia umana.È un concetto che nasce dall’antico codice albanese sulla virtù che impegna ogni albanese a prestare aiuto a chiunque si trovi in situazioni di necessità, a prescindere dal suo status culturale, religioso, etnico, sociale. L’Albania fu l’unico paese europeo durante gli anni 1930 – 1944 che diede ospitalità e protezione ai profughi ebraici fuggiti dalla persecuzione nazi-fascista. L’Albania dopo l’occupazione nazista nel 1943 si rifiutò di consegnare le liste degli ebrei che vivevano nel paese. Riuscì così in un’impresa dove le altre nazioni europee fallirono. La“parola”di questi salvatori la BESA serve a ricordarci che a fare la differenza nella storia non è solo la banalità del male, ma anche la quotidianità di un CORAGGIO così certo delle sue ragioni.
24.42
di Matteo Bittante [FILM]
Danzatori: Giovanni Leone e Matteo Bittante
Regia: Matteo Di Gioia
Direzione della fotografia: Pietro Agostini
Dop assistant: Stefano Galli
Costumi: Tom Rebl
Musiche: cs. Kalotas | K6 - Girls in Airports - Lowtec - Tom Ashbrook
Due coppie di numeri. Pari. Palindromi. Cifre che crescono e decrescono al quadrato e radice quadra, che si incontrano a metà per un attimo di vita brevissimo. Sono il figlio e il padre, gli amanti, i gemelli siamesi uniti per il fianco, il viaggiatore e il mentore. Il primo numero in ascesa, dirompente, curioso, coraggioso, affamato di vita. Il secondo in discesa, consapevole, generoso, sazio. Due età dell’uomo incastrate in una croce chiastica che ruota vorticosamente sul perno del continuo cambiamento. In 24,42 un ragazzo viene inseguito e pestato senza motivo. Esanime si affloscia come un Cristo contuso tra le braccia di una Addolorata piangente dalle nocche abrase. 24 cade, muore e infine risorge sotto lo sguardo indagatore della torcia di 42, che lo trova in un cratere nudo come un verme e gravido di rabbia. I due uomini intraprendono insieme un viaggio fugace, breve quanto il momento irripetibile di eclissi totale tra un oggetto celeste in fase crescente e uno in fase calante. Il percorso porterà 24 al primo compimento della maturità, il perdono, e 42 all’accettazione di una nuova età al margine della giovinezza esaurita, giovinezza che cessa di essere un trofeo da rincorrere e invidiare trasformandosi in rinnovata energia da tramandare, per non morire, mai. L’opera è una parabola notturna che culmina in una nuova alba, in accordo con l’omonimo passo 24,42 del Vangelo secondo Matteo che recita: “Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà.”
ph. E. Puglisi