sab 27 nov
|DanceHaus
27 Novembre | Serata Centri Nazionali di Produzione della Danza
27 Novembre | Serata Centri Nazionali di Produzione della Danza
Orario & Sede
27 nov 2021, 19:00 – 20:00
DanceHaus, Via Tertulliano, 70, 20137 Milano MI, Italia
L'evento
Serata Centri Nazionali di Produzione della Danza
FEELING GOOD
Coreografia: Diego Tortelli
Danzatori: Cristian Cucco, Annemieke Mooji
Musica: AAVV
Luci: Carlo Cerri
Video graphic design: Michele Innocente
Produzione: Fondazione Nazionale della Danza / Aterballetto
Coproduzione: Festival Oriente Occidente
Feeling Good è il duetto di Diego Tortelli per un danzatore abile e un danzatore disabile. Un cerchio, un quadrato e, al centro, la figura emblematica di un uomo. I riferimenti all'Uomo Vitruviano sono evidenti, e questo può portare a critiche e polemiche, ma se semplicemente non ci soffermiamo sull'immagine in sé e su ciò che l'occhio vede ma ci concentriamo sulla sua poetica e sul suo significato troviamo il desiderio di un corpo che sperimenta la connessione con se stesso e con ciò che lo circonda, sia a livello razionale che emotivo. Questo è il punto di partenza di Feeling Good, un duetto sulla capacità di "essere" e "sentire", sull'accettazione di se stessi, della propria forza e fragilità. Feeling Good guarda alla diversità degli esseri umani in modo asimmetrico, opponendosi all'idea di bellezza 'canonica' e ai modelli universali di 'bellezza'.
FORTE
Coreografia: Alessio Di Stefano
Danzatori: CZD2 Giovane Compagnia Zappalà danza - Corinne Cilia, Anna Forzutti, Aya Degani, Gaia Occhipinti, Silvia Rossi e Joel Walsham
Produzione: Scenario Pubblico Centro Nazionale di Produzione della Danza
un progetto realizzato con il sostegno di MIC Ministero della Cultura e di SIAE, nell’ambito del programma “Per Chi Crea”
“FORTE” è un racconto di mirroring in cui si rispecchia una società impegnata in un cammino che impone un percorso da seguire e che non lascia spazio all’individualità.
“FORTE”, è un viaggio che indaga la Forza interiore dentro ognuno di noi, quell’energia necessaria che ci permette di reagire e di superare le avversità della vita.
I danzatori sono imprigionati da un vortice sistematico, costretti a percorrere sempre lo stesso cammino, privandosi di gioire e di amare in un loop apparentemente infinito.
Questa catena fredda ed inespressiva è destinata a spezzarsi, frantumando un’abitudine, così come i loro corpi, grazie alle note del concerto per pianoforte di Beethoven, N°5 In E FlatMajor, Op.73 Adagio un poco mosso - la loro direzione sarà deviata verso un nuovo risveglio, spingendoli alla scoperta della propria individualità.
GOLEM AMORE SINTETICO
Coreografia: Erika Silgoner / Esklan
Danza: Gloria Ferrari, Giovanni Leone
Musica originale: Samuel Puggioni
Produzione: DANCEHAUSpiù
Coproduzione: Festival tanzOFFensive EISFABRIK
“Gōlem, dall’ebraico embrione, massa grezza. Materia a cui ancora non è stata infusa un’anima.”
La parola “Gōlem” appare all’interno delle Sacre Scritture e significa “forma leggera”, materiale “crudo”. È l’essere umano non finito di fronte agli occhi di Dio, è Adamo. Nell’ebraico moderno prende invece il significato di “muto” o “indifeso”.
La coreografa Erika Silgoner affascinata da questa figura antropomorfa rivisita il mito del “Gōlem” per indagare i limiti esistenziali dell’uomo contemporaneo e le complesse leggi che regolano la vita e l’amore.
“Gōlem - Amore Sintetico“ racconta la poetica di una relazione, se tale si può definire, tra un uomo e la sua frustrazione antropomorfa, la distanza tra l’amore sognato e l’incapacità di concretizzarlo.
Il racconto vuole essere un paradosso: l’amore tra un uomo ed un essere irreale.
In una solitudine claustrofobica rimane comunque il desiderio di possesso, il desiderio di bellezza ed il suo immaginario,
il desiderio di amore, non più autentico, non più possibile, ma sintetico.
Un amore che violentemente vuole rappresentare la distanza che l’uomo stesso vuole prendere dalle emozioni reali, come a volersi preservare dal dolore e da un nuovo, inevitabile, fallimento.
Un feticcio creato dall’uomo per sfamare quei bisogni alti e bassi che lo divorano, un amore grottesco e inesatto che è lontano dall’amore stesso a cui anela. L’innocenza di una neonata creatura che di lui ha bisogno, che cerca di soddisfarlo oltre i propri limiti… perché così deve.
Biglietti:
Intero: 16 euro
Ridotto (under 25 - over 65): 12 euro
Dance Card: 8 euro
Per accedere all'evento è obbligatorio essere muniti di Green Pass, e quindi, da sito www.dgc.gov.it:
- aver effettuato la prima dose o il vaccino monodose da 15 giorni;
- aver completato il ciclo vaccinale;
- aver fatto la dose aggiuntiva al primo ciclo di vaccinazione;
- essere risultati negativi a un tampone molecolare nelle ultime 72 ore o antigenico rapido nelle 48 ore precedenti;
- essere guariti da COVID-19 nei sei mesi precedenti.
Per evitare assembramenti ti chiediamo gentilmente di presentarti con 30 minuti di anticipo rispetto l'orario di inizio.