

dom 05 mar
|Milano
D'ANGELO + COMPAGNIA BELLANDA
+ ALFA 2.0 di Jessica D'Angelo | Artemis Danza + L'ALTRA STANZA (primo studio) di Claudia Latini e Giovanni Leonarduzzi | Compagnia Bellanda
Orario & Sede
05 mar 2023, 19:30
Milano, Via Tertulliano, 68, 20137 Milano MI, Italia
L'evento
PROGRAMMA DI SERATA
- ALFA 2.0
Concept, coreografia e interpretazione Jessica D’Angelo
Musiche originali Stolfo Fent
Disegno Luci Giacomo Casadei
Produzione Artemis Danza
Durata 25'
Alfa 2.0 è un solo dove l’espressione della volontà dell’Essere nella sua molteplicità, vede il suo fulcro nell’elaborazione corporea. Il corpo diventa uno strumento di proiezioni, memorie e visioni.
Le musiche originali del compositore Stolfo Fent in relazione alle “azioni coreografiche” offrono la possibilità di immergersi in un viaggio introspettivo.
Gli oggetti che abitano lo spazio sono causa motrice di un flusso d’ispirazione, che offre la possibilità allo spettatore di immergersi in propri immaginari.
Ogni oggetto è un simbolo e racchiude in sé un codice coreografico specifico legato a sfaccettature dell’Io.
- L'ALTRA STANZA (primo studio)
Idea e produzioneCompagnia Bellanda associazione Ets
Autori Lia Claudia Latini e Giovanni Leonarduzzi
in collaborazione conil Centro di rilevante interesse Nazionale Scenario Pubblico / CZD
Compagnia residente a progetto presso il Centro di rilevante interesse Nazionale Scenario Pubblico / CZD
Disegno suoniMaurizio Cecatto
Durata 25’
Indaghiamo sul significato della relazione e dell'ignoto, su ciò che dell'altro non è ancora conosciuto e forse non lo sarà mai davvero. Quanto sappiamo dell'altro e quanto ancora non conosciamo di "Lui"? C'è una fondamentale presenza di “rischio”. Devi provare, fare affidamento su quel momento di rischio, un investimento di tempo e speranze. Cosa c'è dietro quella porta? C'è davvero quello che immagini? E vuoi davvero scoprirlo? Il brivido dell'avventura... o una vertigine. Così la realtà sfuma nelle sue possibili versioni alternative. Mondi paralleli e possibili della stessa realtà. Ed il confine tra reale e immaginario diventa sfumato. "L'altra stanza" diventa così l'alternativa alla realtà, percepibile ma non tangibile.