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LATTANZI + BITTANTE + COCCETTI | ASMED
LATTANZI + BITTANTE + COCCETTI | ASMED

sab 15 apr

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Milano

LATTANZI + BITTANTE + COCCETTI | ASMED

+ MY DUTY, MY BROTHER di Paola Lattanzi | DANCEHAUSpiù + ORFEO E EURIDICE / MELANCHOLIA di Mario Coccetti | ASMED + LE SPECTRE DE LA ROSE - RAVE di Matteo Bittante | DANCEHAUSpiù

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Orario & Sede

15 apr 2023, 20:30

Milano, Via Tertulliano, 68, 20137 Milano MI, Italia

L'evento

"Per la visione degli spettacoli invitiamo il pubblico a presentarsi circa 30 minuti prima dell'orario indicato come inizio sarata per provvedere all'acquisto del biglietto ed evitare ritardi nell'ingresso in sala. 

Grazie."

PROGRAMMA DI SERATA

- MY DUTY, MY BROTHER

Coreografia Paola Lattanzi  

Danza Barbara Allegrezza e Nicolò Castagni

Produzione DANCEHAUSpiù

Durata 25'

Ispirato a “Il grande quaderno” di Ágota Kristóf.

Sullo sfondo orrorifico della Seconda guerra mondiale, due fratelli, abbandonati dalla madre, temprano il loro corpo e la loro psiche a resistere alle prove più dure. Nel quaderno si allenano a scrivere ciò che vedono nel mondo, nella disperata ricerca dei protagonisti di una mitologica “verità dei fatti” che si mostri narrabile, di un ordine logico delle cose che aiuti a giustificare gli eventi e di un apparente equilibrio del mondo. Il tempo della narrazione è confuso. le bugie della memoria sono spesso sopravvivenza: il loro è un ricreare una propria biografia per non sgretolarsi, per allontanare il dolore, per costruirsi una identità.

- ORFEO E EURIDICE / MELANCHOLIA

Coreografia Mario Coccetti

Danzatori Rocco Suma, Salvatore Sciancalepore, Sofia Zanetti

Light design Andrea Morselli

Musiche originali Andrea Rizzi

Costumi Stefania Dessì

Coproduzione Associazione Culturale Cinqueminuti APS / Balletto di Sardegna

con il sostegno di MIC-Ministero della Cultura, Regione Autonoma della Sardegna

Durata 25'

Orfeo e Euridice / Melancholia, è un'opera di danza contemporanea che tra linfa dalla potenza fisica dei corpi in scena, dalla decodificazione in musica degli stati emotivi dei danzatori e dal ritmo percussivo dell'azione. Il concept creativo dell'opera nasce dalla rielaborazione dal mito narrato da Virgilio nel libro IV delle Georgiche e da Ovidio nelle Metamorfosi, ma ancor più dall'omonimo film di Lars Von Trier che interpreta il tema della disforia in maniera trasversale, associando la collisione sulla terra di un pianeta sconosciuto, all'impatto emotivo che tale stato suscita nell'individuo. La scelta di questo riferimento fa seguito ad un ultima fase di ricerca di S Dance Company che cerca ispirazione nella forte espressività narrativa cinematografia.

L'universo coreografico raccontato in Orfeo e Euridice / Melancholia è ricco di corpi possenti, di movimenti tellurici, di dinamismi mozzafiato, di immagini sospese tra il reale e l'irreale, di distorsioni e leitmotiv. L'architettura dei corpi è stata generata dalla codifica di un intimo confronto tra danzatori e coroegrafo che hanno messo a nudo personali paure, tensioni, limiti trasformandole in gesti, azioni, spazio allo scopo di offrire allo spettatore un'opera dalla forza comunicativa emotivamente complessa, potentemente significativa e teatralmente emozionante.

Dissolversi. Sparire. Annullarsi.

La disforia è una lunga caduta in una oscura voragine senza tempo, senza luce e senza fondo dalla quale si vorrebbe uscire ma nella quale non si può smettere di precipitare. Immersa in un inferno di viva e umana indifferenza che distorce la percezione del reale, Euridice è il polo di attrazione di due possibili realtà che la pone in equidistanza tra la salvezza e l'oblio.

- LE SPECTRE DE LA ROSE | RAVE  (prima nazionale)

Di Matteo Bittante

Con Matteo Bittante, James Pett e Travis Clausen-Knight

Costumi Alessandro Vigilante 

Elaborazione sonora Chris Costa

Produzione DANCEHAUSpiù

Durata 25'

“Mi ritirai in solitudine e ballavo tutto il giorno, fino allo sfinimento, ma al mattino seguente ricominciava di nuovo quella danza infernale. Cercavo di sfuggire a me stesso, di notte vagavo senza meta. Di giorno mi tenevo nascosto e danzavo da solo nei boschi e sulle montagne deserte”. - Carl Gustav Jung

Dal celebre balletto Le spectre de la rose, ispirato all’omonimo poema di Théophile Gautier (1837), un’interpretazione in chiave contemporanea del coreografo Matteo Bittante.

Il memorabile sogno della giovane fanciulla viene trasformato in un viaggio immaginifico di un uomo quarantenne travolto dall’esperienza e dall’eco di un Rave.

Perso nelle proprie inquietudini e intrappolato in sé stesso, il protagonista viene travolto dalla visione spettrale di due giovani danzatori. Due spiriti che, in un’atmosfera surreale e onirica, lo trascinano in una danza viscerale che lega gli istinti, i desideri e le esistenze.

La rosa in questo immaginario è il simbolo di una rinascita spirituale. Ha il potere trasformativo e autoriflessivo in grado di riportare consapevolezza e amor proprio permettendo al protagonista di risentirsi nella propria unicità e allo stesso tempo parte del tutto.

Sede dello spettacolo

DanceHaus Susanna Beltrami

Via Tertulliano 68, Milano

Info e prenotazioni

DANCEHAUSpiù

promozione@dhpiu.com

+39 329 6005802

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