Teatro Franco Parenti
28 Novembre 2017 - Ore 20.30
Vicolo allo specchio 1
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Matteo Bittante
DanceHaus Company
Uno spettacolo di Stefano Fardelli
Con la partecipazione dei giovani danzatori di DanceHaus
produzione: DANCEHAUSpiù / Associazione Culturale Excursus Onlus
In questa creazione del giovane coreografo Stefano Fardelli, commissionata dall’Attakkalari Centre of Movements Arts di Bengalore e supportata dall’ Ambasciata Italiana di Mumbai in India, i Dzlinksdz del titolo sono i cavi elettrici che attraversano il cielo nelle città indiane, connettendo i vari palazzi tra loro ed in qualche modo, idealmente, anche le vite delle persone che vi vivono all’interno. La notte, le strade sono illuminate da pochi lampioni e l’asfalto di un colore biancastro sembra lo schizzo di un dipinto in bianco e nero...Sono solo alcune delle immagini impresse nel ricordo del coreografo durante i suoi soggiorni indiani che ora rivivono sulla scena come ricamate in un arazzo di corde colorate che tagliando lo spazio in modi e livelli diversi disegnano una tela complessa davanti agli occhi dello spettatore. 25 giovani danzatori attraverso i loro corpi entrano in connessione con questo labirinto sperimentando nuove connessioni, trasformando il proprio corpo in materia conduttrice, riscoprendosi al centro di legami inscindibili.
Stefano Fardelli
Links
Matteo Bittante
Vicolo dello Specchio 1
Uno spettacolo di Matteo Bittante
con Michele Di Giacomo
Chris Pescosta
Cristian Cucco, Alice Beatrice Carrino, Samira Cogliandro
ProduzioneAssociazione ContART / Festival Exister | ArtedanzaE20
in collaborazione con Dancehaus più
Sostenuto da NEXT 2016 - laboratorio delle idee Regione Lombardia
«Cabaret Voltaire. Sotto questo nome un gruppo di giovani artisti e scrittori si è formato con lo scopo di creare un centro per l'intrattenimento artistico. L'idea del cabaret sarà che gli artisti ospiti verranno e offriranno esibizioni musicali e letture agli incontri quotidiani...»
Così recitava il comunicato del 2 febbraio 1916 che accompagnò l’apertura del noto locale in Vicolo dello Specchio 1 a Zurigo... Un secolo dopo quella stessa via diventa il luogo pretesto per invitare gli artisti di oggi, musicisti, attori e danzatori, ad una nuova chiamata all’azione e con loro, il pubblico, trascinato all’interno di una galleria di personaggi surreali, oggetti grotteschi e luoghi dai contorni visionari. Rinunciando ad una narrazione puntuale lo spettacolo, si sviluppa su differenti piani di lettura in cui si fondono varie storie e accadimenti che nascondono suggestioni profonde sul mondo dell’arte e sul che cosa voglia dire essere artista oggi.. A chi guarda spetta il compito di giocare con le tessere scoppiettanti di questo puzzle che si compone via via in un alternarsi di performance dissacranti e provocatorie, esibizioni musicali e reading letterari, azioni performative che rompono ogni barriera tra spazio scenico e platea. In scena tre giovani artisti e performer saranno guidati e sollecitati continuamente da un personaggio ambiguo e misterioso, un grillo parlante moderno...
Stefano Fardelli
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DanceHaus Company
Uno spettacolo di Stefano Fardelli
Con la partecipazione dei giovani danzatori di DanceHaus
produzione: DANCEHAUSpiù / Associazione Culturale Excursus Onlus
In questa creazione del giovane coreografo Stefano Fardelli, commissionata dall’Attakkalari Centre of Movements Arts di Bengalore e supportata dall’ Ambasciata Italiana di Mumbai in India, i Dzlinksdz del titolo sono i cavi elettrici che attraversano il cielo nelle città indiane, connettendo i vari palazzi tra loro ed in qualche modo, idealmente, anche le vite delle persone che vi vivono all’interno. La notte, le strade sono illuminate da pochi lampioni e l’asfalto di un colore biancastro sembra lo schizzo di un dipinto in bianco e nero...Sono solo alcune delle immagini impresse nel ricordo del coreografo durante i suoi soggiorni indiani che ora rivivono sulla scena come ricamate in un arazzo di corde colorate che tagliando lo spazio in modi e livelli diversi disegnano una tela complessa davanti agli occhi dello spettatore. 25 giovani danzatori attraverso i loro corpi entrano in connessione con questo labirinto sperimentando nuove connessioni, trasformando il proprio corpo in materia conduttrice, riscoprendosi al centro di legami inscindibili.